Università degli Studi di Brescia [627450]
Università degli Studi di Brescia
“Dipartimento di Specialità medico-chirurgiche, scienze radiologiche e sanità
pubblica”
Corso Di Laurea
in
ASSISTENZA SANITARIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI
ASSISTENTE SANITARIO)
TESI DI LAUREA
“Indagine sui fattori che influenzano la scelta del servizio assistenziale in
gravidanza”
“La gravidanza e il parto sono momenti centrali e rilevanti per la donna e per la
famiglia, e vanno vissuti con serenità confidando nella qualità del Servizio
sanitario nazionale e nelle competenze dei suoi professionisti.”
Introduzione
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale”, così si apre
la legge 23 dicembre 1978 n. 833 che istituisce il servizio sanitario nazionale.
Al servizio sanitario nazionale viene infatti affidato il compito di
promuovere, mantenere e recuperare la salute fisica e psichica“ di tutta la
popolazione senza distinzioni di condizioni individuali o sociali e secondo
modalità che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio”.
Dalla sua istituzione, avvenuta con la legge n.833 del 1978, il SSN si basa su
tre principi fondamentali:
1.Universalità.
La salute, a partire dal 1978, è stata intesa non soltanto come bene individuale
ma soprattutto come risorsa della comunità. Il Servizio Sanitario Nazionale
(SSN) nella pratica applica questo principio attraverso la promozione, il
mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione,
garantendo in modo uniforme, i Livelli Essenziali e Uniformi di Assistenza
(LEA1) alla popolazione, che vengono definiti dal Piano Sanitario Nazionale
sulla base:
– del rispetto dei principi della dignità della persona umana
– del bisogno di salute
– dell’equità nell’accesso all’assistenza
– della qualità delle cure e della loro appropriatezza
– dell’economicità nell’impiego delle risorse.
2.Uguaglianza.
I cittadini devono accedere alle prestazioni del SSN senza nessuna distinzione
di condizioni individuali, sociali ed economiche. Per coloro che non
appartengono a categorie esenti, è richiesto il pagamento di un ticket che varia
per ogni singola prestazione prevista dai LEA.
3.Equità.
A tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali
1I Livelli essenziali e uniformi di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio
sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento
di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità
generale (tasse).
bisogni di salute. Questo è il principio fondamentale che ha il fine di superare le
diseguaglianze di accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie. Per la sua
applicazione è necessario:
• garantire a tutti qualità, efficienza, appropriatezza e trasparenza dei servizi e
delle prestazioni;
• fornire una comunicazione corretta sulla prestazione sanitaria necessaria per il
cittadino e adeguata al suo grado di istruzione e comprensione (consenso
informato, presa in carico).
Uno dei fini prioritari delle politiche sanitarie nazionali è la promozione della
qualità dell'assistenza sanitaria, in termini di equità d'accesso, qualità della vita,
soddisfazione dell'utente e di uso delle risorse in base ad un buon rapporto
costi e efficacia.
L’equità è da sempre un principio ispiratore delle politiche sanitarie a livello
mondiale. La promozione dell’equità nella salute risulta essenziale per lo
sviluppo sostenibile, per il miglioramento della qualità di vita e per il benessere
della popolazione.
L’accessibilità, la disponibilità, l’accettabilità, il costo contenuto e la qualità
dell’assistenza sanitaria sono i fattori che definiscono il sistema sanitario
Italiano.
I principi fondamentali del SSN vengono affiancati dai principi organizzativi che
sono basilari per la programmazione sanitaria, tra i quali si trovano: Centralità
della persona. Si estrinseca in una serie di diritti esercitabili da parte dei singoli
cittadini e che rappresentano dei doveri per tutti gli operatori sanitari, dal
medico a chi programma l’assistenza territoriale. Uno di questi diritti e la “libertà
di scelta del luogo di cura” che è strettamente correlato con la mia ricerca.
Il fine istituzionale di tutela della salute del SSN non è un compito particolare
del sistema pubblico, ma è un obiettivo dell’intero sistema sociale, cui
concorrono soggetti pubblici e privati accreditati.
“L'accreditamento è il processo/procedura attraverso la quale un
organismo autorizzato rilascia formale riconoscimento che una organizzazione
o una persona ha la competenza per svolgere uno specifico compito. Tale
processo tende a garantire assistenza sanitaria di buona qualità ed efficienza
organizzativa e comporta la definizione di standard e processi di verifica
esterna per valutare l'aderenza ad essi delle organizzazioni sanitarie.”
“Una struttura accreditata che eroga prestazioni di assistenza sanitaria
deve, per legge, dimostrare di avere requisiti di qualità verificabili, sia per il
livello organizzativo che per quello strutturale, nonché per la sicurezza delle
attrezzature e degli impianti. Chi non richiede l'accreditamento, o pur
richiedendolo non dimostra di averne le caratteristiche, non potrà più offrire
assistenza sanitaria per conto del Servizio Sanitario Nazionale."
Il sistema dell'accreditamento rappresenta un interessante strumento attraverso
il quale realizzare in forma integrata un sistema prestazionale pubblico, e da
valutare in termini anche positivi, se visto come modello organizzativo per
rafforzare le possibilità per i cittadini di vedere soddisfatte le loro esigenze di
tutela della salute e i loro bisogni assistenziali.
L'accreditamento è una modalità di affidamento di un servizio pubblico ad un
soggetto esterno alla Pubblica Amministrazione.
Il diritto di assistenza garantito dalla norma costituzionale agli individui
infatti è connesso ad un compito assegnato dalla Costituzione in primo luogo ai
poteri pubblici. A questo si affianca la libertà di prestare assistenza privata,
garantita a coloro che vogliano farlo, spinti da motivazioni etiche, ideali,
solidaristiche.
In materia sanitaria, difatti, l'interesse dell'utente a scegliere il prestatore del
servizio è un elemento che non può essere trascurato, sia per il carattere
prioritario, la centralità e dunque la fiducia nelle relative qualità professionali e
umane.
Il diritto all'erogazione delle prestazioni previste dai Lea, il diritto alla scelta del
medico e del luogo di cura, rappresentano le prime e più rilevanti tra le pretese
dell'utente del servizio sanitario.
I cittadini hanno la libertà di scegliere il luogo di cura e il professionista
nell’ambito dei soggetti accreditati. L’accesso ai servizi, sia pubblici sia privati, è
subordinato all’apposita prescrizione compilata sul modulario del SSN.
La Qualità è una caratteristica essenziale ed indispensabile dell'assistenza
sanitaria ed è un attributo normale di ogni attività assistenziale, assieme al
volume ed ai costi. La buona qualità dell'assistenza sanitaria è un diritto di ogni
persona.
La qualità è un concetto molto complesso, e rappresenta l'obiettivo prioritario da
perseguire, mediante la valutazione dei bisogni e dei problemi degli utenti.
Comunque, per comprendere il concetto di qualità in sanità, e necessario
considerare anche il fatto che nei ultimi anni è avvenuto un radicale
cambiamento dell’assistenza ospedaliera, per effetto di vari fattori, fra cui il forte
incremento delle conoscenze scientifiche, la modificazione della cultura della
salute, lo sviluppo tecnologico in campo biomedico. Ciò ha prodotto un aumento
quantitativo e qualitativo delle prestazioni sanitarie, con una crescita della
specializzazione e della complessità delle richieste di prestazioni e dei relativi
costi.
Beneficiare di una libertà di scelta del proprio fornitore di cura del settore
pubblici ho privato che e abbastanza ampia sul territorio Bresciano, tale libertà
di scelta mette i professionisti e le strutture in concorrenza, che può essere
considerata come un fattore determinante di successo e la capacità di erogare
cure di più alta qualità e complessità.
Infatti il grado di soddisfazione da parte dei clienti può rappresentare un punto
strategico per alcune aziende in quanto possono rappresentare un vantaggio
competitivo rispetto alla concorrenza.
La qualità è la rappresentazione dei desideri che si concretizzano in aspettative
concrete al momento dell'erogazione di un servizio.
Il servizio atteso rappresenta, ciò che il consumatore pensa che il fornitore del
servizio possa effettivamente offrirgli. Le aspettative legate a un servizio sono
influenzate dalle esigenze personali, dalle esperienze passate, ma anche
dall’immagine del fornitore e quindi dalla fiducia nei confronti di chi erogherà il
servizio.
L'immagine di un servizio può essere influenzata sia dalla pubblicità ma anche
dal passaparola.
La qualità percepita viene rappresentata dalla differenza tra il servizio atteso e il
servizio percepito. La qualità di un servizio, quindi la qualità percepita, è data
dalle attese e da quello che effettivamente ha ricevuto nel momento del
consumo di questo servizio. Se il servizio che ha ricevuto ha eguagliato o
superato le sue aspettative, allora le persone saranno soddisfatte. Se, invece, il
servizio percepito ha deluso le aspettative, sarà insoddisfatto.
Per quanto riguarda il servizio percepito, esso è rappresentato dalla percezione
da parte delle persone rispetto al servizio che gli è stato effettivamente erogato
e può variare da persona a persona. In effetti, due servizi erogati nello stesso
modo possono essere percepiti in maniera differente da persone diverse in
quanto agiscono alcuni variabili che influenzano la capacità di valutazione del
servizio stesso.
Le aspettative, invece, rappresentano quello che le persone, nel nostro caso le
Mamme vorrebbero ricevere da parte del fornitore del servizio che sia pubblico
ho privato. Essi si basano su elementi motivazionali e derivano sia da stimoli
interni, sia sono influenzati da fattori esterne.
Obiettivi
“Indagine sui fattori che influenzano la scelta del servizio assistenziale in
gravidanza”. Vuol essere una ricerca delle motivazioni che spingono le persone
a scegliere il Servizio e/o Professionista per i controlli in gravidanza.
Target della ricerca sono state le mamme che si sono presentati nel ambulatorio
vaccinale per la vaccinazione dei bambini con il vaccino esavalente,
Somministrando loro un questionario anonimo complesso composto da 22 item,
la maggior parte dei quali prevede come modalità di risposta una scala Likert2 a
cinque passi, da 1 a 5.
Sulla base dei questionari raccolti e analizzati ho quindi cercato di interpretare e
di spiegare la situazione attuale su una piccola parte del territorio Bresciano.
L'obbiettivo finale e di capire quale fattore spinge le persone a prendere delle
decisioni relativi alla loro salute e a quella del bambino. Quanti variabili vengono
prese in considerazione e come interagiscono tra di loro.
2 La scala Likert fu ideata dallo psicometrico americano Rensis Likert nel 1932 con lo scopo di
elaborare un nuovo strumento, più semplice rispetto ad altri, per la misurazione di opinioni e
atteggiamenti. E' molto utilizzata perché di facile costruzione. E’ costituita da una serie di
affermazioni (item) semanticamente collegate agli atteggiamenti su cui si vuole indagare:
ciascun item rileva lo stesso concetto sottostante, per questo motivo è una scala
unidimensionale.
Materiali e metodi
Le interviste si sono svolte nei mesi di Agosto e Settembre 2017
nell'ambulatorio vaccinale in via Acerbi numero 8 a Brescia.
Il metodo di somministrazione dei questionari che ho utilizzato è stato
l’intervista diretta.
Errò presente su tutta la durata delle sedute vaccinali invitando personalmente
le persone presente a compilare il questionario spiegato la finalità di questo
intervento.
L'adesione e stata altissima, essendo pochi ii casi di rifiuto, quasi sempre dovuti
alla mancata conoscenza linguistica o alla difficoltà di comunicazione. In alcuni
casi mi sono trovato a interagire con notevole difficoltà con persone di
nazionalità e consuetudini diverse. Cosi alla fine sono riuscito a raccogliere un
totale di 358 questionari.
Il questionario che ho usato è un insieme strutturato di domande volte ad
acquisire informazioni.
Esso si articola generalmente in più sezioni. La parte iniziale riguarda la
presentazione del questionario stesso agli intervistati e ne si richiede la
collaborazione. Si tratta di più frasi di apertura in cui viene presentata l’inchiesta
e i suoi obiettivi e in cui si cerca di attirare l’attenzione dell’intervistato e
coinvolgerlo nella ricerca. Inoltre è presente un riferimento alla tutela della
privacy3, in quanto si assicura agli intervistati che i dati raccolti saranno utilizzati
in totale anonimato e a fini statistici.
Il questionario può essere diviso in due parti:
1.La parte iniziale rappresenta il cuore del questionario e inizia
dalla prima alla tredicesima domanda.
Questa parte contiene tutte le domande necessarie per
raggiungere la finalità della ricerca, che ha l'obbiettivo di
raccogliere informazioni relativi al servizio scelto e alle motivazioni
che sono state alla base della loro scelta.
2.La seconda parte costituita da 9 domande, raccoglie informazioni
di tipo socio-demografico. Questa sezione è dedicata alle
3 (legge sulla privacy D.Lgs.196/2003)
domande sui dati socio-demografici e sulle caratteristiche più
personali degli intervistati. Tali informazioni serviranno in seguito
per la segmentazione degli intervistati e per la loro suddivisione.
Per poter essere efficace, il questionario e stato strutturato in modo da essere
chiaro e immediatamente comprensibile da parte di tutti per evitare
incomprensioni e malintesi, tenendo conto che alcuni intervistati per vari motivi
non conosceva ho non aveva abbastanza conoscenze della lingua Italiana. La
barriera linguistica in alcuni casi ha creato alcune difficoltà ma non e mai stata
una causa di impedimento del obbiettivo posto. Il legame tra le varie domande
e l’obiettivo finale dell’inchiesta e evidente. Il linguaggio utilizzato e molto
semplice, inoltre le domande sono brevi e dirette e interpretabili in maniera
univoca. L’intero questionario passa da un argomento all’altro in maniera logica
e coordinata. Ho lasciato anche una domanda aperta per eventuali commenti e
suggerimenti.
Analisi descrittiva dei dati
I questionari raccolti sono in totale trecentocinquantotto.
Come si può notare dalla loro struttura, l'ultima parte e stata dedicata ai dati
anagrafici degli intervistati. Iniziamo proprio da questa sezione in modo da
capire subito le caratteristiche principali degli intervistati.
La maggior parte degli intervistati è composta da mamme di origine italiana, il
55 %. In totale ho intervistato persone provenienti da 37 paesi diversi. Grazie a
questo la percentuale per ogni paese in particolare e molto bassa, perciò ho
deciso di dividergli in base all'area geografica.
Suddivisione in base al all'area geografica.
Europa 16 43,00%
Africa 10 27,00%
Asia 9 24,00%
America meridionale 1 3,00%
America centrale 1 3,00%
Totale 37 100,00%
Fonte: Elaborazione propria
Per quanto riguarda l’età degli intervistati, abbiamo suddiviso le risposte
in base alle seguenti fasce d’età, prendendo in considerazione l'età minima e
quella massima rilevate durante l'intervista. L'età media delle mamme
intervistate e di 32 anni.
da 18 a 29 anni,
da 30 a 39 anni,
da 40 a 45 anni,
Fasce di età Frequenze assolute Freq. %
da 18 a 29 anni 112 31,00%
da 30 a 39 anni 216 61,00%
da 40 a 45 anni 29 8,00%
Totale 357 100,00%
Fonte: Elaborazione propria.
Ii dati che fanno riferimento allo stato civile delle intervistate e stato diviso
in questa maniera:
1.Coniugata/convivente
2.Nubile
3.Separata/divorziata
4.Vedova
Fonte: Elaborazione propria.
Per quanto riguarda la variabile “titolo di studio”, nella fase di creazione
del questionario, abbiamo creato una domanda riferita anche al
marito/compagno, e sono state considerate le seguenti tipologie:
1.Nessuno
2.Licenza elementare
3.Licenza media inferiore
4.Licenza media Superiore
5.Laurea
Titolo di studio
del'intervistataFrequenze assolute Freq. %
Nessuno 6 2,00%
Licenza elementare 8 2,00%
Licenza media inferiore 58 16,00%
Licenza media superiore 146 41,00%
Laurea 139 39,00%
Totale 357 100,00%
Titolo di studio del
marito/compagnoFrequenze assolute Freq. %
Nessuno 8 2,00%
Licenza elementare 33 10,00%
Licenza media inferiore 110 31,00%
Licenza media superiore 143 41,00%
Laurea 57 16,00%
Totale 351 100,00%
Fonte: Elaborazione propria.
In questo caso il totale è “351” equivale al numero di risposte alla domanda 7.
"Titolo di studio del marito/compagno" prendendo in considerazione che
non tutte le intervistate sono sposate ho convivono.
Per quanto riguarda la professione esercitata, abbiamo preso in
considerazione le seguente variabile:
1. lavoro libero professionale (es. avvocato, medico, architetto)
2. lavoro autonomo (es. commerciante, artigiana)
3. lavoro dipendente/ruoli dirigenziali (es. medico, avvocato,
insegnante, )
4. lavoro dipendente/ruoli esecutivi (es. impiegata, commessa,
segretaria)
5. casalinga (nel caso della mamma, non riferito al compagno/marito)
6. studente/ssa
7. disoccupata/o
La professione
del'intervistataFrequenze
assolute Freq. %La professione
del
compagno/mar
itoFrequenze
assolute Freq. %
1284,00%13710,00%
2147,00%25114,00%
34111,00%34412,00%
413914,00%419956,00%
510018,00%5–
6421,00%621,00%
73125,00%7175,00%
Senza risposta72,00%
Totale357100,00%Totale357100,00%
Per quanto riguarda ii dati relativi alla composizione famigliare abbiamo creato
due domande, prima
1.Quanti figli ha ?
1. 1 figlio
2. 2 figli
3. 3 figli
4. più di 4 figli
Quanti figli ha ? Frequenze assolute
1 figlio 174
2 figli 127
3 figli 40
Più di 4 figli 16
Totale 357
Fonte: Elaborazione propria.
2. Composizione Nucleo Famigliare ?
1. 2 componenti
2. 3 componenti
3. 4 componenti
4. 5 e oltre
Composizione Nucleo Famigliare Frequenze assolute
2 componenti 8
3 componenti 157
4 componenti 121
5 e oltre 71
Totale 357
Fonte: Elaborazione propria.
Terzo settore e servizi socio-sanitari: tra gare pubbliche e
accreditamentoPresentazione di Marco Cammelli
Strumenti di controllo della spesa e concorrenza nell'organizzazione del servizio
sanitario in Italia Melania D'Angelosante
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